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Tue, 05/17/2016 - 12:45 -- admin
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Descrizione generale: 

Juncus acutus L., Juncus effusus L, Juncus inflexus L., Juncus maritimus Lam. (in sardo: zuncu, juncu, zuncu mascu, tzinniga, tinnìa). Si usano gli steli e le foglie per l’orditura e la tessitura di contenitori per alimenti: canestri, corbule, cestini, crivelli, fiscelle, sporte per la semina, rivestimenti di bottiglie, piccoli e medi contenitori per la conservazione di cereali a destinazione domestica, nasse e contenitori per la pesca. Centri di produzione: diffusione generale / Campidano di Cagliari (Sinnai/Quartu Sant’Elena); Campidano di Oristano (San Vero Milis, Santa Giusta, Cabras); Planargia (Bosa, Tinnura,Montresta);Anglona (Alghero, Castelsardo). I giunchi utilizzati nell’intreccio in realtà appartengono a diverse varietà della famiglia delle Juncacee che spesso vengono localmente indicate con il termine riassuntivo di giunco. Le piante sono cespugliose e perenni, e la loro diffusione è ampia nelle pianure alluvionali e in particolare nelle zone marittime e paludose di tutti i continenti. Le foglie possono essere o piane e lineari o cilindriche come i fusti, senza distinzione tra pagina inferiore e superiore; talvolta mancano del tutto, e vengono sostituite dai fusti nella funzione fotosintetica. I fusti sono privi di nodi, spugnosi, lisci, cilindrici, e pungenti, su cui in estate si inseriscono le infiorescenze. La raccolta avviene da fine aprile ai primi di giugno appena l’infiorescenza, posta quasi all’estremità dei culmi a breve distanza dall’aculeo terminale, comincia a maturare ed essiccarsi. Le parti utilizzate sono le foglie e i fusti; i preferiti per l’intreccio sono quelli che raggiungono le dimensioni maggiori e che hanno una lunghezza compresa tra 130 e 150 centimetri, appartenenti alla varietà acutus. Le foglie essiccate sono adoperate per l’orditura di canestri e crivelli mentre gli steli sono sezionati e utilizzati nella tessitura con tecnica a punto fisso a punto attorcigliato. Gli steli possono essere adoperati interi o ridotti in lamelle sottili; interi costituisco i filtri dei crivelli usati nelle fasi della trebbiatura e della pulitura del grano e di altri cereali, mentre ridotti in lamelle sottili sono ancora filtri sottili di altrettanti crivelli impiegati nella cernita delle farine. Le quantità maggiore di materia prima erano assorbite però dalla produzione di canestri e corbule per alimenti che costituivano importante corredo nuziale necessario e indispensabile nelle fasi della panificazione. La varietà Juncus effusus L., Juncus inflexus L., localmente indicate con il termine di tinnìa o tzinniga, sono adoperate comunemente in alcune sub-regioni, per l’appunto Tinnura, Montresta, Ittiri, Sennori per la creazione di canestri, corbule, e cestini con elementi a traforo che presentano o necessitano di un orditura più sottile e leggera. Le spire ottenute con l’orditura della varietà effusus sono tessute con fibre di palma nana, giunco, rafia, o cipero. Juncus maritimus Lam. è quello maggiormente usato nella realizzazione di grosse nasse ed è poco apprezzato per gli altri intrecci in quanto fragile e poco flessibile.

Centro territoriale: 
Italia
Centro territoriale: 
Sardegna
Materiale: 
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Livello Geografico: 
Regione
old Alias: 
/contenuti-regioni/materiale/giunco
Settore: 
Intreccio