
I motivi decorativi della cestineria sarda variano a seconda della zona geografica e delle essenze impiegate; bisogna specificare che essi sono praticamente assenti o assolutamente minimali nei manufatti impiegati nel quotidiano. Nella versione festiva (e dunque anche "rituale"), invece, le varie tipologie di cesto sono caratterizzate da un peculiare decoro. Nel Campidano di Cagliari si faceva ricorso all'inserto di tessuto (rosso, in prevalenza); nella zona dell'Anglona, della Romangia e della Nurra si utilizzavano fibre colorate; nella Planargia con i "nastri" di asfodelo più scuro si facevano grandi rose alternate a moti a scacchi; nell'austera Barbagia il decoro era affidato alla sottigliezza della lavorazione e a un piccolo bordo scuro.
I motivi geometrici sono rappresentati da linee continue, rette o spezzate (spesso a formare delle spirali oppure delle "greche" che compongono "labirinti" o "meandri"), quadrati, rettangoli, triangoli, cerchi e semicerchi, rombi, zig zag (spesso a formare figure "stellari), V, X. Questi motivi, i più diffusi e arcaici, sono realizzati solitamente sulla bordatura, come elementi "scaccia malocchio".
Durante i primi trent'anni del Novecento un po' dappertutto nell'Isola si è avuta la larga divulgazione di motivi e stili mutuati dalle arti figurative, un tono derivato dal Liberty e dal Decò ha prevalso sui decori tradizionali aggiornandoli e modificandoli.