Le fuscelle, oramai, caratteristiche dell’area di San Vero Milis trovano una diffusione pressoché totale in seguito allo sviluppo delle Cooperative Sociali della trasformazione del latte e dei caseifici. Si tratta di contenitori flessibili e adeguatamente resistenti, anche alle alte temperature realizzati interamente in giunco (Juncus acutus L.), con la tecnica di trama e ordito e realizzati su uno stampo per ottenere poi canestrati con identiche forme. I manufatti di forma cilindrica o troncoconica hanno la base circolare realizzata con steli di giunco, precedentemente vagliati per dimensione e lunghezza, ordinati e raggruppati in fasci e disposti a croce sino a formare diverse stratificazioni di materia che poi aperti, in coppia o singoli, durante la tessitura costituiranno lo scheletro di orditura. Le pareti variano in seguito all’utilizzo; quelli destinati e utilizzati nella produzione di ricotta gentile e salata hanno le pareti svasate verso l’esterno che si completano con un largo orlo a treccia per garantire adeguata stabilità e altresì la fuoriuscita del prodotto dallo stampo, mentre quelli a parete rettilinea e a tessitura fitta sono destinate alle paste più dure quale quella dei formaggi. La tessitura, essendo un manufatto industriale, è veloce; le donne le intrecciano utilizzando diversi steli di giunco simultaneamente che passano legandosi all’orditura di giunco in una spirale continua sino all’orlo. Le dimensioni variano in base al prodotto da contenere, solitamente hanno un diametro all’orlo di cinque centimetri sino ad arrivare ad un massimo di 40 per quelle destinate alla produzione del formaggio; le pareti presentano un’altezza compresa tra 10 e 22 centimetri.