Tu sei qui

Pietra

  • Coniuga bellezza estetica ad alta funzionalità, la lampada da terra in marmo biancone sardo è lavorata artigianalmente con forma cilindrica e diffusore della luce a 360 gradi.

  • Riprende la rinomata tradizione locale dei coltelli a serramanico, il coltello Preta, pietra, è realizzato con virtuosismo tecnico in marmo verde sagomato, lama in acciaio e fascetta in ottone punzonato.

  • La lampada da muro Smeralda ha linee pulite ed essenziali che enfatizzano la preziosa resa materica del basalto sardo lavorato artigianalmente con aperture fessurate che diffondono la luce nell'ambiente in suggestivo effetto scenico.

  • Due note figure femminile della tradizione locale, s'attitadora e s'accabadora, sono raffigurate con dinamica e sinuosa stilizzazione nelle sculture in granito nero assoluto lavorate con pregiata manifattura e senso artistico.

  • La figura del bandito sardo, su bandidu, ripreso dalla storia locale, è raffigurato con forza e sintesi di forme nella scultura abilmente scolpita in marmo nero assoluto e basalto. Proposta come opera unica è realizzata con dettagli stilistici sempre differenti.

Il settore

La pietra, parte imponete dei suggestivi panorami isolani, da sempre è utilizzata come risorsa funzionale e mezzo espressivo nella cultura locale.
Come per altri settori artigianali, l’evoluzione pratica e stilistica della lavorazione della pietra segue un filo di arcaica origine. Le costruzioni megalitiche del periodo nuragico costellano, maestose, i paesaggi della Sardegna, simbolo enigmatico di un popolo antico che nella lavorazione della pietra ha lasciato il prezioso disegno dei contesti vitali ad esso appartenuti, in cui margini evanescenti delimitano aspetti funzionali e ambiti spirituali, rituali e sacri.
Nel corso dei secoli ad oggi, l’utilizzo lapideo segue la storia locale. Le influenze di dominazione lasciano segni tangibili nelle architetture edificate dai romani, dai pisani, dagli aragonesi fino all’età Sabauda. Particolarmente connotative del paesaggio isolano sono le costruzioni religiose dei pisani edificate con il contributo di maestranze importate e che raccolgono negli elementi decorativi, finemente scolpiti nella pietra, ampi repertori simbolici di gusto medievale, con motivi fitomorfi, zoomorfi, antropomorfi e geometrici che vengono assimilati e perdurano in altre forme artigianali come l’intaglio e la tessitura. Fortemente connotattivi sono altresì gli elementi decorativi in stile catalano che rivestono i principali edifici civili e religiosi dell'Isola. Gli architravi delle finestre e delle porte, i capitelli e le basi dei colonnati, scolpiti nella trachite rossa di Fordongianus o nella lava basaltica di Abbasanta, rappresentano una preziosa e suggestiva testimonianza di questo passato.
Oggi il mezzo lapideo è interpretato come una nuova risorsa del settore artigianale, in particolare integrato nei contesti architettonici e per uso abitativo, pubblico e privato. L'evoluzione tecnologica del settore permette di adattare lavorazioni e manufatti alle diverse esigenze del vivere quotidiano, dove al valore estetico si uniscono caratteristiche d'uso che la pietra, con le sue peculiarità locali permette. La forza materica si unisce alla preziosità estetica di grande impatto visivo, forme che partono dalla natura e sono trasformate, smussate, lisciate, incise, tagliate per dare vita a nuove funzioni ed interpretazioni estetiche.