Nelle produzioni tradizionali in Sardegna si adoperava un forno di tipo verticale, costruito dagli stessi artigiani ceramisti, con pianta circolare e senza copertura. Era realizzato in mattoni crudi e rivestito da un impasto refrattario a base di argilla. La camera di combustione, divisa in due parti -camera di cottura e prefurnio- era seminterrata, sovrastata dalla camera di cottura con l’interposizione di una gratta. Nella camera di cottura si disponevano i manufatti, impilandoli accuratamente con andamento circolare.
 
A seconda del carico veniva poi edificata la copertura, seguendo la sagoma generale, con delle spesse mattonelle rettangolari, ladiri mannu, sempre realizzate dagli stessi artigiani.