
Olea europea L., (in sardo orzastru ollàstu, ozzàstru, olieddu, ugliastra), Si utilizzano i polloni di almeno due anni per l’orditura e tessitura di grandi medi e piccoli contenitori per il trasporto manuale di alimenti e altri prodotti. Centri di produzione: diffusione generale È una pianta sempreverde alta in genere non più di 5-6 m, tipica della macchia mediterranea che, a causa della sua coltivazione sin dai tempi antichi, cresce in un'area geografica molto estesa. Si distingue dall'olivo coltivato (Olea europea var. europea) per i rami terminali pungenti, per foglie e frutti più piccoli e per l'aspetto arbustivo e spesso sagomato dal vento. Ha una corteccia più o meno liscia a seconda dell'età, di colore grigio cenere; foglie persistenti ed opposte, di forma ovale e allungata, coriacee, di colore verde scuro di sopra e argentee di sotto. I piccoli fiori di colore bianco, riuniti in specie di spighette, fioriscono in marzo-aprile; i frutti sono piccoli e ovoidali, di colore prima verde, poi nero-rossastro a maturità raggiunta, con polpa scarsa e povera d'olio. Il suo legno, duro e compatto, trova utilizzo in diversi lavori. Essendo molto longevo ha un’eccezionale capacità di riprodursi dalla ceppaia. In Sardegna, molte formazioni di olivastro sono state in passato trasformate in oliveti con l'innesto di varietà coltivate. Nell’intreccio si utilizzano i polloni di almeno due anni; la raccolta avviene quando il legno ha raggiunto la maturazione ottimale, durante tutto il periodo estivo sino all’autunno. Dopo una pulitura accurata i polloni sono essiccati e conservati in mazzi e appesi in ambienti ben ventilati per essere utilizzati durante l’anno. Costituiscono la tessitura e orditura di numerosi manufatti realizzati con la tecnica di trama e ordito. L’olivastro in genere è associato alla tessitura con i listelli di canne. Gli intrecci prodotti con le pertiche, di esclusiva pertinenza maschile, comprende: cesti con manico arco, con uno o due manici, gerle, contenitori canestri per il trasporto del pescato, per il trasporto di frutta o altri prodotti, pischezones, pischeddas, coffas, scardeddus, coffettas, cadinos, govìnu, sono solo alcuni esempi che indicano le diverse varietà tipologiche prodotte pressoché in tutta l’Isola.

